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Esame ecografico con metodica Doppler: Diagnosi di gravidanza
a venticinque giorni di gestazione. Dimensioni cm 1,1 per cm 1,1,
immagine fetale.
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Sulla base di tali riscontri si desume che:
a) fino alla sesta settimana di gestazione la cagna deve ricevere quantità
di alimento necessarie a un cane adulto che svolge una normale attività.
b) Nella seconda fase (sesta-nona settimana), invece, è necessario
destinare alla femmina gestante maggiori quote di mangime incrementate
in ragione del 25-50%.
Nel corso della gestazione avanzata a motivo delle accresciute dimensioni
fetali si realizza nella madre una consistente riduzione dello spazio
addominale con minore possibilità di estensione delle anse intestinali.
Tale circostanza renderà necessario frazionare in numerosi piccoli
pasti la razione giornaliera della cagna.
ALLATTAMENTO
Ha una durata di circa 7-8 settimane e ha inizio immediatamente dopo
il parto.
La produzione di latte aumenta progressivamente fino alla quarta settimana
dal parto e tende gradualmente a ridursi per esaurirsi attorno alla
settima settimana dal parto.
Il picco massimo della produzione di latte si realizza tra la 3°
e la 4° settimana.
I fabbisogni nutrizionali della cagna in allattamento ricalcano la curva
di lattazione:
1,5 volte l'energia metabolizzabile di mantenimento per un cane adulto,
nel corso della prima settimana di allattamento.
2 volte l'energia metabolizzabile di mantenimento per un cane adulto,
in corrispon-
denza della seconda settimana di allattamento.
3-4 volte l'energia metabolizzabile di mantenimento per un cane adulto,
in fase di
montata lattea (3-4 settimane dal parto).
Dopo la 4° settimana dal parto con il decrescere della produzione
di latte si riducono
i fabbisogni energetici e nutrizionali. Questi, a svezzamento ultimato
della prole (7° settimana) tornano a coincidere con quelli normali
di mantenimento di un cane adulto.
In base ai fabbisogni nutrizionali sopra citati l'apporto alimentare sarà
coś impostato: 1° settimana di allattamento, 1,5 volte la quantità normale
di mantenimento di un cane adulto.
2° settimana di allattamento 2 volte la quantità normale di mantenimento
di un cane adulto.
3-4° settimana di allattamento 3-4 volte la quantità normale di mantenimento
di un cane adulto.
Dopo la 4° settimana, riducendosi la produzione di latte, si riduce in
parallelo il consumo di alimento della cagna. Allo svezzamento dei cuccioli,
la quantità di cibo dovrebbe essere appena superiore alle normali esigenze
di mantenimento. E' di assoluta importanza assicurare un opportuno approvvigionamento
idrico, allo scopo di supportare un'adeguata produzione di latte.
FASE POST NATALE
Può essere distinta in 2 periodi:
a) prime 3 settimane di vita;
b) periodo dello svezzamento (dalla terza alla sesta settimana di vita
circa).
Durante le prime 3 settimane di vita la sopravvivenza del neonato dipende
interamente dalle cure e dall'allattamento materno.
Da considerare che il neonato e' sottoposto a:
- rischio di ipotermia (non ha capacità termoregolatrice autonoma)
e di qui l'importanza del corpo materno come fonte di calore.
- Rischio di denutrizione (è incapace di nutrirsi autonomamente
e non ha ancora sviluppato capacità digestive). Emerge in tal senso
la necessità di essere allattato dalla madre almeno durante le
prime 3-4 settimane.
- Mancanza di copertura immunitaria: la risposta immunitaria subito dopo
la nascita non è ancora sviluppata. Risulta essenziale l'assunzione
attraverso il colostro materno di opportune quote di anticorpi durante
le prime 24-48 ore di vita.
In sintesi, durante le prime settimane di vita i cuccioli dovrebbero poppare
dalle 4 alle 6 volte al dì.
A partire dalla terza-quarta settimana d'età, il cucciolo inizia
ad interessarsi agli alimenti solidi. E' in questa fase che inizia lo
svezzamento.
Lo svezzamento andrebbe condotto nel seguente modo: all'inizio, alternare
al latte materno una piccola quantità di alimento solido (quello
che riceve la cagna) mescolato con acqua tiepida fino a produrre una pappa.
Avvicinandosi alla sesta settimana, aumentare gradualmente la quantità
e la consistenza dell'alimentazione solida (nel contempo si riduce la
produzione di latte da parte della cagna).
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